Spopola in Russia soap su Stalin
Un banchiere interpreta il dittatore
Da metà ottobre circa trenta milioni di telespettatori russi non si perdono una puntata di Saga Moscovita, una soap opera in ventiquattro puntate che racconta la storia di un medico, il dottor Gradov, e della sua famiglia durante la terribile era di Stalin. La soap va in onda su Ort, il principale canale russo, l'unico visibile senza eccezione in tutta la Russia. Nei panni del dittatore c'è il banchiere Vladimir Mironov.
L'azione incomincia nel 1925 e diventa presto piena di personaggi: in tutto 254 in costumi d'epoca originali si agitano dentro la saga, basata su un best-seller dello scrittore ex-dissidente Vasily Aksionov. Il mega-sceneggiato non è pero apprezzato all'unanimità : per il leader comunista Ghennady Zyuganov, in odore di stalinismo, la tv non dovrebbe mandare in onda film "così conflittuali nei confronti di un'era", che offendono le generazioni più vecchie e "mettono la gente l'una contro l'altra".
Da parte sua l'intellighenzia moscovita si chiede se non ci sia per caso lo zampino del presidente Vladimir Putin, padrone ultimo di Ort e piuttosto ambivalente nei confronti della defunta Urss, dietro questa spettacolare riesumazione dell'era Stalin attraverso il filtro "umano" di una famiglia di stampo piuttosto borghese.
Il regista Dmitri Barshevsky e suo figlio Anton, che ne è anche produttore, insistono sul fatto che le tragedie della società sovietica e più in generale del ventesimo secolo fanno soltanto da sfondo alla saga imperniata sul dott. Gradov e sui suoi tre figli Nikita, Kirill e Nina. A loro importava soprattutto una cosa: mostrare come i personaggi di quel mondo "si amano, si separano, si tradiscono" cercando nello stesso tempo di rimanere fedeli ai "valori familiari" di sempre.
A differenza del romanzo di Aksyonov all'origine della soap opera, che si ferma al 1953 ed è stato pubblicato nel 1992, i due Barshevsky hanno tirato avanti la fiction tv fino ai giorni d'oggi e le ultime puntate, in programma per le prossime settimane, potrebbero rivelarsi molto interessanti per capire come i nuovi russi capitalisti e consumisti dell'era Putin rileggono gli eventi di cui sono stati protagonisti e vittime negli ultimi decenni.
Particolare curioso: il ruolo di Stalin, spesso in scena come paziente del dott. Gradov, è interpretato da un ricchissimo banchiere, l'oligarca Vladimir Mironov, che ha così realizzato il sogno della sua vita e che è stato molto apprezzato per la "strabiliante", "grandiosa" performance.